RObject { LocName "Anello di Barnard" Name "Barnards Loop" Parent "Milky Way" } RObject { LocName "Ariel" Name "Ariel" Parent "Uranus" Pioneer "William Lassell" Date "1851.10.24" Descr "Quarto satellite in ordine di grandezza di Urano, il più luminoso dei cinque satelliti principali ed il secondo in ordine di distanza. La sonda Voyager 2 nel 1986 ha trasmesso immagini di quasi due quinti della superficie, craterizzata e solcata da canyon e scarpate, geologicamente recente per effetto delle forze mareali provocate dal pianeta principale. Risulta probabilmente composto da ghiaccio e materiali rocciosi in parti uguali, l'uno in superficie e gli altri costituenti il nucleo." } RObject { LocName "Buco di Serratura" Name "Keyhole Nebula" Parent "Milky Way" } RObject { LocName "Callisto" Name "Callisto" Parent "Jupiter" Pioneer "Galileo Galilei" Date "1610.01.07" Descr "Secondo satellite per dimensioni del sistema Gioviano, terzo di tutto il sistema solare, con i suoi 4800 km di diametro. E' anche il più distante da Giove dei quattro satelliti galileiani, il che lo porta a non essere influenzato dalle forze mareali che agiscono sugli altri tre satelliti, anche se anch'esso è in rotazione sincrona con la sua orbita al pari degli altri. Di densità piuttosto bassa rispetto agli altri, è composto in egual misura da rocce e ghiacci, con un possibile nucleo roccioso ed uno strato di acqua liquida, mentre in superficie sono stati rilevati ghiacchio d'acqua, sillicati, composti organici e biossido di carbonio. E' il satellite con la superficie più antica e con più crateri da impatto dell'intero sistema solare. Non vi sono indizi di attività geologica di nessun tipo. Possiede una sottile atmosfera di anidride carbonica ed ossigeno molecolare ed una fascia di radiazioni ionizzanti piuttosto notevole. " } RObject { LocName "Canopo" Name "Canopus" } RObject { LocName "Caronte" Name "Charon" Parent "Pluto-Charon" Pioneer "James W. Christy" Date "1978.06.22" Descr "Satellite principale di Plutone, con i suoi circa 1200 km di diametro è circa la metà del suo compagno, rendendolo di fatto anche se non ufficialmente il secondo componente di un pianeta nano doppio. La sua superficie risulta molto differenziata per colori e caratteristiche, con serie di canyon enormi sul confine tra emisfero meridionale e settentrionale, crateri da impatto, pianure relativamente lisce e percorse da sottili striature. La zona polare Nord chiamata informalmente «Mordor» è caratterizzata da un colore rossastro scuro la cui composizione al momento è incerta. Le analisi mostrano presenza di ghiaccio d'acqua sulla superficie, che potrebbe presentarsi sotto forma di colate di crio-vulcani o geyser, che ne avrebbero modificato le caratteristiche morfologiche in un passato geologicamente recente." } RObject { LocName "Cerere" Name "Ceres" Parent "Sol" Pioneer "Giuseppe Piazzi" Date "1801.01.01" Descr "Cerere è l'asteroide più grande della fascia principale del sistema Solare, il primo ad essere stato scoperto agli inizi dell'800. Viene considerato come altri oggetti della stessa natura un pianeta nano dal 2006. Ha un diametro di 950 Km e la sua massa rappresenta il 32% di quella dell'intera fascia principale di asteroidi, che giace tra le orbite di Marte e Giove e che delimita il confine tra Sistema Solare interno ed esterno. La sonda Dawn, lanciata nel 2007, ha raggiunto Cerere entrando in orbita nel 2015 e restituendoci immagini ad alta risoluzione di crateri e caratteristiche della superficie. Particolarmente interessanti sin da subito sono risultate le macchie estremamente brillanti sul fondo del cratere Occator, le cui intricate geometrie suggeriscono una qualche attività geologica nel recente passato. Mappe a colori che evidenziano la diversità dei materiali componenti la superficie indicano un substrato arricchito di ghiaccio e composti volatili. Nel cratere Oxo gli strumenti hanno rilevato la presenza di acqua, che potrebbe essere legata a minerali o sotto forma di ghiaccio." } RObject { LocName "Deimos" Name "Deimos" Parent "Mars" Pioneer "Asaph Hall" Date "1877.08.11" Descr "Il minore e più lontano dei due satelliti di Marte, ruota attorno al pianeta principale in poco più di 30 ore. Come Phobos, anche Deimos presenta una superficie molto craterizzata e coperta da polvere simile a quella presente sulla Luna, di colore rossastro, e striature più chiare in corrispondenza dei rilievi. Risulta tuttavia priva di creste e crepacci e materiale risultante dopo un impatto, probabilmente perchè in tali occasioni ciò che viene sollevato verrebbe disperso nello spazio, a causa della debole forza di gravità del satellite. " } RObject { LocName "Encelado" Name "Enceladus" Parent "Saturn" Pioneer "William Herschel" Date "1789.08.28" Descr "Sesto satellite naturale in ordine di grandezza di Saturno. Su di esso le sonde hanno rilevato un pennacchio ricco di acqua sulla regione sud. Encelado è uno dei tre corpi celesti del sistema solare esterno (assieme alla luna Io di Giove e la luna Tritone di Nettuno) dove sono state osservate delle eruzioni attive. Le analisi dei gas emessi suggeriscono che siano stati generati da acqua liquida situata sotto la superficie. Assieme alle analisi chimiche del pennacchio, queste scoperte hanno alimentato le ipotesi che Encelado sia un importante soggetto di studio nel campo dell'astrobiologia. Inoltre è stato suggerito che Encelado sia la fonte dei materiali dell'anello di Saturno denominato E." } RObject { LocName "Eris" Name "Eris" Parent "Sol" Pioneer "Mike Brown, Chad Trujillo, David Rabinowtiz" Date "2005.01.05" Descr "Secondo pianeta nano del sistema solare per dimensioni dopo Plutone, rispetto al quale però risulta più massiccio. La sua orbita molto eccentrica lo porta a circa 97 UA all'afelio e a 35 UA al perielio, comunque oltre l'orbita di Nettuno. Ruota attorno al Sole in 560 anni. Il suo nome deriva dalla dea greca della discordia. Come per Plutone la sua superficie, altamente riflettente ma di colore quasi del tutto grigia-biancastra, presenta notevoli quantità di metano solido, persistente grazie alle temperature estremamente basse del pianeta probabilmente variabili tra i 30 e 56 Kelvin (-243.2 e -217.2 °C). Possiede un piccolo satellite naturale che è stato chiamato Dysnomia." } RObject { LocName "Europa" Name "Europa" Parent "Jupiter" Pioneer "Galileo Galilei" Date "1610.01.08" Descr "Europa è il minore e secondo per distanza dei quattro principali satelliti di Giove. Con un diametro di circa 3100 km risulta un po' più piccolo della Luna. Secondo le interpretazioni dei dati raccolti dalle missioni lanciate verso Giove, la sua superficie è coperta da uno spesso strato di ghiaccio d'acqua, che potrebbe coprire un oceano di acqua salata, un mantello di silicati rocciosi ed un nucleo ferroso. La superficie ghiacciata è caratterizzata da una relativa scarsità di crateri da impatto, è attraversata da moltissime linee di frattura e viene sottoposta a forze mareali, essendo il satellite in orbita sincrona e leggermente eccentrica di Giove, che la estendono e comprimono e ne livellano le asperità, rendendola liscia e brillante. E' anche abbondantemente presente in molte zone e fratture un materiale bruno-rossastro la cui composizione al momento non è nota. L'analisi di spettri di emissone nel lontano utravioletto indicano che sussiste una debole atmosfera di ossigeno." } RObject { LocName "Ganimede" Name "Ganymede" Parent "Jupiter" Pioneer "Galileo Galilei" Date "1610.01.07" Descr "Ganimede è il terzo satellite di Giove per ordine di distanza dei quattro principali ed il primo per dimensioni, superiori a quelle del pianeta Mercurio. E' in rotazione sincrona con la propia orbita, ovvero il suo giorno corrisponde al periodo necessario per percorrere un'orbita completa attorno a Giove. E' composto da silicati, ghiaccio d'acqua ed un nucleo di ferro fuso. Si pensa esista un oceano liquido ad una profondità di 200 km, racchiuso da strati ghiacciati. La superficie è composta per la maggior parte da zone scure, più antiche e con molti crateri da impatto, e da zone più chiare di formazione geologicamente più recente, caratterizzate da striature e scarpate originate forse dalle forze mareali provocate da Giove. La presenza di un nucleo di ferro fuso viene dedotta dall'esistenza di un campo magnetico proprio di Ganimede, caso unico tra i satelliti del sistema solare. Tale campo magnetico interagisce con quello molto più potente di Giove dando origine come sulla Terra ad aurore polari. L'analisi di spettri di emissone nel lontano utravioletto indicano che sussiste una debole atmosfera di ossigeno in forma atomica e molecolare." } RObject { LocName "Giapeto" Name "Iapetus" Parent "Saturn" Pioneer "Giovanni Cassini" Date "1671.10.25" Descr "E' il terzo satellite naturale di Saturno per dimensioni dopo Titano e Rea, e l'undicesimo satellite naturale più grande del sistema solare. La superficie è suddivisa in due grandi regioni apparentemente molto diverse tra loro in termini di composizione, inoltre è presente una grande cresta che attraversa i due terzi del suo equatore. E' molto più lontano dal pianeta rispetto agli altri satelliti maggiori. Tra i grandi satelliti di Saturno, Giapeto è quello con la più alta inclinazione orbitale, quindi è la sola grande luna dalla quale gli anelli di Saturno sarebbero ben visibili, invece che di taglio. La sua bassa densità indica che è composto principalmente di ghiaccio con modeste quantità di materiale roccioso." } RObject { LocName "Giove" Name "Jupiter" Parent "Sol" Descr "Giove è il quinto pianeta del Sistema Solare in ordine di distanza dal Sole, il più grande e massiccio, e quello che influenza maggiormente gli altri pianeti del Sistema Solare, compie un'orbita intorno al sole in circa 11.8 anni terrestri, e una rotazione su se stesso in circa 9 ore e 55 minuti. Giove è composto principalmente da idrogeno, e per un quarto della sua massa di elio. Possiede un nucleo roccioso di elementi più pesanti, ma come gli altri giganti gassosi Giove non ha una ben definita superficie solida. Inoltre, a causa della sua rapida rotazione, la forma del pianeta è quella di uno sferoide schiacciato (possiede un lieve rigonfiamento sull'equatore). L'atmosfera esterna è visibilmente suddivisa in bande a diverse latitudini, con conseguenti turbolenze e temporali lungo i loro confini interagenti. Un effetto importante di tali interazioni è la Grande Macchia Rossa, una tempesta gigante che è noto esista da almeno 300 anni. Negli ultimi decenni la Grande Macchia Rossa ha lentamente cambiato colore, e non spicca più come un tempo all'osservazione telescopica. Giove possiede un debole anello planetario e una potente magnetosfera, più almeno 67 lune. Le più importanti, ovvero le più massicce, vengono chiamate lune galileiane, perchè sono state scoperte da Galileo Galilei nel 1610. Egli a sua volta le aveva chiamate Satelliti Medicei, in onore del principe Cosimo De' Medici Granduca di Toscana. Ganimede, il più grande di questi satelliti, ha un diametro maggiore di quello del pianeta Mercurio." } RObject { LocName "Girasole" Name "Sunflower" } RObject { LocName "Grande Nube di Magellano" Name "Large Magellanic Cloud" } RObject { LocName "Haumea" Name "Haumea" Parent "Sol" Descr "Scoperto nel 2004, per le sue dimensioni è stato catalogato come pianeta nano dalla commissione dell'International Astronomical Union, che si occupa tra l'altro di raccogliere ed assegnare i nomi proposti per gli oggetti astronomici. Il suo nome è quello di una dea Hawaiana della fertilità. Di dimensioni paragonabili a quelle di Plutone, la sua forma oblunga simile ad un pallone da football americano leggermente schiacciato è probabilmente causata dalla sua rapidissima rotazione attorno al proprio asse, meno di 4 ore. Possiede due piccole lune, scoperte nel 2005. Si ritiene che tali lune siano originate da una grande collisione, che abbia anche avuto un ruolo nella rapida rotazione osservata. E' inoltre seguito nella sua orbita da uno sciame di piccoli corpi ghiacciati, il che corrobora l'ipotesi di un grosso impatto. Sembra essere composto interamente da roccia, con una superficie ricoperta di ghiaccio." } RObject { LocName "Iadi" Name "Hyades" Parent "Milky Way" } RObject { LocName "Io" Name "Io" Parent "Jupiter" Pioneer "Galileo Galilei" Date "1610.01.08" Descr "Io è il più interno dei quattro maggiori satelliti di giove, il quarto del sistema solare per dimensioni e quello con maggiore densità. Il suo diametro si aggira sui 3640 km. Ha un'intensa attività geologica che è il risultato del riscaldamento mareale dovuto all'attrito causato al suo interno da Giove da una parte, e dalla risonanza orbitale con Europa e Ganimede dall'altra. Con oltre 300 vulcani attivi, infatti, Io è l'oggetto geologicamente più attivo del sistema Solare. Molti vulcani producono pennacchi di zolfo e biossido di zolfo che arrivano fino a 500 km dalla sua superficie. Questa è costellata da oltre 100 montagne che sono state sollevate dalla compressione della crosta di silicati, con alcuni di questi picchi che arrivano ad essere più alti del monte Everest. Il campo magnetico di Giove interagisce fortemente col satellite, creando un'intensa corrente elettrica nota come «tubo di flusso di Io», e con la sua debole atmosfera che si rafforza principalmente nella fascia centrale, originando aurore equatoriali. Io è composto principalmente da rocce di silicati che circondano un nucleo di ferro o di solfuro di ferro fusi. La maggior parte della superficie di Io è composta da ampie piane ricoperte di zolfo e anidride solforosa congelata. Secondo analisi dei dati raccolti dalla sonda Galileo, possiede un modesto campo magnetico indotto che indica la presenza di un oceano di magma fuso spesso 50 km sotto la sua crosta superficiale." } RObject { LocName "Laguna" Name "Lagoon" Parent "Milky Way" } RObject { LocName "Luna" Name "Moon" Parent "Earth-Moon" Descr "La Luna è l'unico satellite naturale del pianeta Terra, la sua composizione è simile a quella del mantello terrestre, ciò fa pensare a una formazione dovuta ad un violento impatto planetario. E' accoppiata marealmente con la Terra quindi le mostra sempre la stessa faccia e il periodo di rotazione corrisponde al periodo di rivoluzione intorno al pianeta madre. La faccia visibile della Luna è coperta da circa 300 000 crateri, e da «mari», che sono le zone più scure della superficie lunare probabilmente risultato di bacini da impatto riempiti di lava basaltica risalenti ai primordi dell'interazione con la Terra. Si pensa possieda una estremamente tenue atmosfera, tanto tenue che può essere quasi assimilata al vuoto, con una massa totale di meno di 10 tonnellate." } RObject { LocName "Makemake" Name "Makemake" Parent "Sol" Descr "Terzo pianeta nano per dimensioni del sistema solare, il cui diametro è circa 3/4 di quello di Plutone. Scoperto nel 2005, il suo nome deriva dalla divinità della creazione secondo i Rapa Nui, abitanti dell'Isola di Pasqua. Analisi spettrali e fotometriche rivelano che la superficie presenta una marcata quantità di metano, in forma solida a causa della bassa temperatura, assieme ad etano e tolina, che sarebbe responsabile del colore rossastro, oltre a ghiaccio d'azoto. Inoltre tra il 3 ed il 7% della superficie sarebbe ricoperta di terreno scuro, mentre il resto ricoperto da ghiacci si presenta altamente riflettente." } RObject { LocName "Manubrio" Name "Dumbbell" Parent "Milky Way" } RObject { LocName "Marte" Name "Mars" Parent "Sol" Descr "Marte (anche chiamato il Pianeta Rosso), è il quarto pianeta del Sistema Solare in ordine di distanza dal Sole, ed è il secondo pianeta meno massiccio dopo Mercurio. Possiede una tenue atmosfera composta prevalentemente da anidride carbonica (95%), azoto (2.7%) e argon (1.6%), e un periodo di rotazione estremamente simile a quello terrestre, infatti un giorno marziano dura circa 24 ore e 37 minuti, anche se una sua orbita intorno al Sole dura di più, circa 1.8 anni terrestri. Altra somiglianza con la terra è l'inclinazione assiale, di 25° e 19'. La sua superfice è dominata da pianure, canyon e altre strutture simili a quelle terrestri, inoltre è presente la vetta più alta del sistema solare: il vulcano Mons Olympus. Secondo analisi di meteoriti di origine marziana raccolti in Antartide e calcoli eseguiti sulla possibile provenienza, tale vulcano risulta aver eruttato perlomeno agli inizi del '900, il che lo renderebbe di fatto ancora attivo. La crosta, il mantello e il nucleo di Marte si formarono entro circa 50 milioni di anni dalla nascita del Sistema Solare e rimasero attivi per il primo miliardo, il mantello fu la regione rocciosa interna che trasferiva il calore generato durante l'accrescimento e formazione del nucleo, si ritiene che la crosta sia stata creata dalla fusione della parte superiore del mantello mutando nel corso del tempo a causa di impatti con oggetti estranei, vulcanismo, movimenti successivi del mantello stesso ed erosione. Probabilmente i satelliti si avvicineranno al pianeta a tal punto da raggiungere il limite di Roche e sgretolarsi diventando forse piccoli anelli planetari." } RObject { LocName "Mercurio" Name "Mercury" Parent "Sol" Descr "Mercurio è il pianeta più interno del Sistema Solare, è il più piccolo e possiede un'orbita molto eccentrica, orbita a una distanza di circa 0.38 UA in circa 87 giorni terrestri, e compie una rotazione su se stesso in circa 58 giorni terrestri, ciò significa che presenta delle notevoli differenze di temperatura tra un emisfero e l'altro. Possiede una debolissima atmosfera composta da: potassio (31.7%), sodio (24.9%), ossigeno atomico (9.5%), argon (7.0%), elio (5.9%), ossigeno molecolare (5.6%), azoto (5.2%), anidride carbonica (3.6%), acqua (3.4%) e idrogeno (3.2%). Nel 2012 analisi dei dati della sonda Messenger hanno suggerito la presenza di ghiaccio d'acqua sotto uno strato di depositi organici scuri nelle zone perennemente al buio dei crateri polari, possibile risultato del bombardamento della superficie da parte di comete e asteroidi diretti verso il Sole." } RObject { LocName "Miranda" Name "Miranda" Parent "Uranus" Pioneer "Gerard Kuiper" Date "1948.02.16" Descr "Miranda è il più piccolo ed il più interno dei satelliti principali di Urano. Con il suo diametro di 470 km è uno dei più piccoli oggetti del sistema solare a mantenere una forma sferica grazie all'equilibrio idrostatico raggiunto per propria forza di gravità. Le sue caratteristiche superficiali variano moltissimo, da una serie di canyon tra i più profondi del sistema solare a estese scarpate, da crateri a strutture ellissoidali chiamate «Coronae». Osservazioni all'infrarosso suggeriscono che la superficie sia composta da ghiaccio d'acqua misto a composti di silicati e carbonati tra il 20 e il 40%." } RObject { LocName "Nebulosa Anello" Name "Ring Nebula" Parent "Milky Way" } RObject { LocName "Nebulosa Aquila" Name "Eagle Nebula" Parent "Milky Way" } RObject { LocName "Nebulosa Carena" Name "Carina Nebula" Parent "Milky Way" } RObject { LocName "Nebulosa Clessidra" Name "Hourglass Nebula" Parent "Milky Way" } RObject { LocName "Nebulosa del Granchio" Name "Crab Nebula" Parent "Milky Way" } RObject { LocName "Nebulosa delle Pleiadi" Name "Pleiades Nebula" Parent "Milky Way" } RObject { LocName "Nebulosa di Orione" Name "Orion Nebula" Parent "Milky Way" } RObject { LocName "Nebulosa Fiamma" Name "Flame Nebula" Parent "Milky Way" } RObject { LocName "Nebulosa Gufo" Name "M 97" Parent "Milky Way" } RObject { LocName "Nebulosa Omega" Name "Omega Nebula" Parent "Milky Way" } RObject { LocName "Nebulosa Omuncolo" Name "Homunculus Nebula" Parent "Milky Way" } RObject { LocName "Nebulosa Testa di Cavallo" Name "Horsehead Nebula" Parent "Milky Way" } RObject { LocName "Nebulosa Testa di Strega" Name "Witch Head Nebula" Parent "Milky Way" } RObject { LocName "Nereide" Name "Nereid" Parent "Neptune" Pioneer "Gerard P. Kuiper" Date "1949.05.01" Descr "Secondo satellite scoperto di Nettuno, ha un'orbita fortemente ellittica. Dai dati raccolti sembrerebbe avere una complessa rotazione attorno ai propri assi ed una forma piuttosto irregolare, almeno stando alle variazioni altrettanto irregolari della sua luminosità. " } RObject { LocName "Nettuno" Name "Neptune" Parent "Sol" Pioneer "Urbain Le Verrier" Date "1846.09.23" Descr "Nettuno è l'ottavo pianeta in ordine di distanza dal Sole, è il quarto pianeta più grande e il terzo più massiccio del Sistema Solare, compie un moto intorno al Sole in circa 164 anni terrestri, e ruota su se stesso in circa 16 ore. Assomiglia molto per composizione a Urano, ed entrambi hanno composizioni differenti da quelle dei giganti gassosi più grandi, Giove e Saturno. L'atmosfera di Nettuno, per quanto simile a Giove e Saturno, in quanto composta principalmente da idrogeno ed elio, possiede anche maggiori proporzioni di «ghiacci», come acqua, ammoniaca e metano con tracce di idrocarburi e forse azoto. L'atmosfera mostra notevoli fenomeni climatici ed è attraversata da dense nubi, inoltre possiede dei forti venti che arrivano a sfiorare i 600 m/s (2.160 km/h)" } RObject { LocName "Oberon" Name "Oberon" Parent "Uranus" Pioneer "William Herschel" Date "1787.01.11" Descr "Il più lontano dei cinque satelliti principali di Urano (584.000 km), e per dimensioni il secondo, dopo Titania, e il nono del sistema solare. Formato principalmente in quantità uguali di ghiaccio e roccia, probabilmente suddivisi in un nucleo roccioso e un mantello ghiacciato. Potrebbe essere presente uno strato di acqua liquida al confine tra mantello e nucleo. La superficie risulta come nel caso di Titania scura e rossastra, in gran parte segnata da impatti di comete ed asteroidi, che formano crateri fino a 210 km di diametro, e scarpate di origine endogena che vengono datate al periodo di formazione del corpo." } RObject { LocName "Occhio Nero" Name "Black Eye" } RObject { LocName "Phobos" Name "Phobos" Parent "Mars" Pioneer "Asaph Hall" Date "1877.08.17" Descr "Il più grande dei due satelliti di Marte, ed anche il più prossimo alla superficie del pianeta cui orbita attorno, meno di 6000 km, di tutto il sistema solare. E' composto da materiali scuri simili a quelli che compongono una categoria di asteroidi della fascia principale e ricoperto da uno spesso strato di pulviscolo simile a quello presente sulla Luna, tuttavia la sua bassa densità misurata dalla sonda Mars Express porta ad ipotizzare sia fatto da una mistura di roccia e ghiaccio oppure che siano presenti molte cavità al suo interno. E' sopravvissuto ad impatti che hanno lasciato grandi crateri e che avrebbero dovuto distruggerlo, il che sommato alla già citata bassa densità potrebbe significare che non si tratti di un corpo compatto ma di un agglomerato. In rotazione sincrona con Marte, il suo moto subisce una leggera accelerazione che influisce sulla sua orbita, riducendola costantemente. Tale fatto potrebbe portare Phobos a superare il limite di Roche ed a disgregarsi in un futuro compreso tra i 30 ed i 50 milioni di anni. " } RObject { LocName "Piccola Nube di Magellano" Name "Small Magellanic Cloud" } RObject { LocName "Pleiadi" Name "Pleiades" Parent "Milky Way" } RObject { LocName "Pleiadi del Sud" Name "Southern Pleiades" Parent "Milky Way" } RObject { LocName "Plutone" Name "Pluto" Parent "Pluto-Charon" Pioneer "Clyde W. Tombaugh" Date "1930.02.18" Descr "Plutone è un pianeta nano, il più grande tra i pianeti nani del sistema solare, possiede un'orbita molto eccentrica, che compie in un periodo pari a circa 248 anni terrestri, e ruota in un periodo di circa 6.38 giorni terrestri. Ha una struttura interna composta prevalentemente da ghiacci e rocce, a densità molto elevata. Notevole è il sistema binario di Plutone, composto da i due corpi maggiori, Plutone e il suo satellite Caronte, e una serie di altri corpi minori come Nix e Idra. Inoltre possiede una debole atmosfera, composta prevalentemente da metano gassoso, più argon, azoto, monossido di carbonio e ossigeno. La pressione atmosferica, comunque molto bassa, varia sensibilmente al variare delle stagioni, cioè al variare della temperatura. La superficie rivelata dalle immagini trasmesse a terra dalla sonda New Horizons è estremamente variegata e sostanzialmente priva di crateri da impatto, il che mostrerebbe come il pianeta sia soggetto ad una importante attività geologica. Si notano catene montuose e crepacci che dividono nettamente zone più chiare, probabilmente più giovani, e zone più antiche e scure." } RObject { LocName "Presepe" Name "Praesepe" Parent "Milky Way" } RObject { LocName "Procione" Name "Procyon" } RObject { LocName "Procione A" Name "Procyon A" Parent "Procyon" } RObject { LocName "Procione B" Name "Procyon B" Parent "Procyon" } RObject { LocName "Regolo" Name "Regulus" } RObject { LocName "Saturno" Name "Saturn" Parent "Sol" Descr "Saturno è il sesto pianeta del Sistema Solare in ordine di distanza dal Sole, il secondo più grande e massiccio dopo Giove, il suo periodo di rivoluzione è di circa 29.4 anni terrestri, e ruota su se stesso in circa 10 ore e 47 minuti. La caratteristica più affascinante di questo pianeta è il suo magnifico sistema di anelli, spessi in media 10 metri e molto luminosi, divisi in sette fasce separate da spazi quasi vuoti, dove solitamente orbitano dei satelliti detti «Pastori» che sembra abbiano un ruolo nel mantenerne la struttura. Saturno ha un'atmosfera simile a quella di Giove composta per il 96.3% di idrogeno molecolare e il 3.25% di elio, e presenta delle bande simili a quelle di giove ma molto meno contrastate, il colore giallo pallido è dovuto ai cristalli di ammoniaca della sua atmosfera più esterna. Saturno è probabilmente composto da un nucleo di ferro, nichel e roccia (silicio e composti ossigenati), circondata da uno spesso strato di idrogeno metallico, uno strato intermedio di idrogeno liquido ed elio liquido, e uno strato esterno gassoso." } RObject { LocName "Sirio" Name "Sirius" } RObject { LocName "Sirio A" Name "Sirius A" Parent "Sirius" } RObject { LocName "Sirio B" Name "Sirius B" Parent "Sirius" } RObject { LocName "Sole" Name "sol" Descr "Il Sole è la stella madre del sistema solare, attorno alla quale orbitano gli otto pianeti principali (Mercurio, Venere, la Terra, Marte, Giove, Saturno, Nettuno e Urano) e una serie di altri oggetti celesti, tra cui asteroidi divisi in particolar modo tra le due fasce asteroidali: quella Principale e quella di Kuiper, più esterna. E' una stella relativamente poco massiccia, che, una volta uscita dalla sequenza principale, diventerà una gigante rossa di modeste dimensioni. Ruota sul proprio asse in un periodo di circa 27 giorni terrestri e attorno al centro galattico ogni circa 225-250 milioni di anni terrestri. Varia la sua attività in un ciclo che dura circa 11 anni, all'interno del quale inverte i suoi poli magnetici. Durante il periodo di maggiore attività c'è un numero maggiore di macchie, flare e brillamenti. " } RObject { LocName "Terra" Name "Earth" Parent "Earth-Moon" Descr "Terra (o la Terra) è il terzo pianeta in ordine di distanza dal Sole, il più denso e il quinto più grande degli otto pianeti del Sistema Solare, inoltre è il più grande dei quattro pianeti terrestri. Formato 4.54 miliardi anni fa, la vita apparve sulla sua superficie entro un miliardo di anni. Il pianeta è la patria di milioni di specie, compreso l'uomo. La biosfera terrestre ha significativamente alterato l'atmosfera e le altre condizioni abiotiche sul pianeta, permettendo la proliferazione di organismi aerobici così come la formazione dello strato di ozono che, insieme con il campo magnetico terrestre, blocca le radiazioni nocive provenienti dal sole, permettendo la vita sulla terra. Le proprietà fisiche della Terra, così come la sua storia geologica e l'orbita, hanno permesso alla vita di persistere in questo periodo. Le stime su quanto tempo il pianeta sarà in grado di continuare a sostenere la vita parte da soli 500 milioni di anni, fino a 2.3 miliardi anni. La superficie esterna della Terra è suddivisa in diversi segmenti rigidi, o placche tettoniche, che migrano attraverso la superficie per periodi di milioni di anni. Circa il 71% della superficie è coperta da oceani di acqua salata, con il resto costituito da continenti e le isole che insieme formano laghi e altre fonti d'acqua che contribuiscono alla idrosfera. I poli della Terra sono in gran parte coperti di ghiaccio solido (strato di ghiaccio antartico). L'interno del pianeta rimane attivo, con uno spesso strato di mantello relativamente solido, un nucleo esterno liquido che genera un campo magnetico, e un nucleo di ferro solido interno. La terra interagisce con altri oggetti nello spazio, in particolare il Sole e la Luna. Allo stato attuale, la Terra orbita attorno al Sole una volta ogni 366.26 volte che ruota attorno al proprio asse, che è pari a 365.26 giorni solari, o un anno siderale. L'asse di rotazione terrestre è inclinato di 23.4° rispetto alla perpendicolare del piano orbitale, producendo variazioni stagionali sulla superficie del pianeta con un periodo di un anno tropicale (365.24 giorni solari). Unico satellite naturale della Terra conosciuto, la Luna, con un'età di circa 4.53 miliardi anni, causa le maree, stabilizza l'inclinazione assiale, e rallenta gradualmente la rotazione del pianeta. Tra circa 3.8 miliardi e 4.1 miliardi di anni fa, numerosi impatti di asteroidi, durante l'intenso bombardamento tardivo, hanno provocato cambiamenti significativi sulla maggior parte della superficie." } RObject { LocName "Titania" Name "Titania" Parent "Uranus" Pioneer "William Herschel" Date "1787.01.11" Descr "Titania è il più grande satellite di Urano, attorno al quale orbita a circa 436.000 km, con la stessa faccia rivolta sempre verso il pianeta. Si presume composto in parti uguali da ghiaccio d'acqua e materiale roccioso. La superficie si presenta di colore scuro, a tratti rossastra, formata sia da numerosi crateri da impatto di oltre 300 km di diametro, che da forze endogene che ne cancellano le tracce più antiche. Sono presenti numerose crepe e scarpate, risultanti dall'espansione del pianeta all'epoca della sua formazione. Osservazioni spettroscopiche negli anni 2000 hanno rilevato la presenza di ghiaccio d'acqua e anidride carbonica, quindi una possibile tenue atmosfera data da questi composti." } RObject { LocName "Titano" Name "Titan" Parent "Saturn" Pioneer "Christiaan Huygens" Date "1655.03.25" Descr "Il maggiore satellite di Saturno, più grande del pianeta Mercurio, è il secondo satellite per dimensioni del sistema solare dopo Ganimede. Composto principalmente da ghiaccio d'acqua e roccia, ha una atmosfera densa di azoto al 98% che nasconde le caratteristiche della superficie all'esame visuale e che lo rende unico nel suo genere tra tutti i satelliti del sistema solare. Nel 2004 la missione esplorativa Cassini-Huygens del sistema di Saturno ha potuto lanciare una sonda che ha penetrato l'atmosfera ed è atterrata sulla superficie. Le immagini e le analisi restituite a terra hanno rivelato grandi laghi di idrocarburi liquidi nelle regioni polari, alcune montagne e possibili criovulcani, ma pochi crateri da impatto. La temperatura superficiale mediamente è vicina al punto triplo del metano, ove tale sostanza esiste sia allo stato solido, liquido e gassoso, il che porta ad avere caratteristiche climatiche e superficiali (dune mari e laghi) simili a quelle primordiali terrestri, ma caratterizzate dal ciclo del metano in luogo dell'acqua. La sonda Cassini infatti ha rilevato che uno dei più grandi mari polari, Ligeia Mare, è composto principalmente da metano liquido puro." } RObject { LocName "Tritone" Name "Triton" Parent "Neptune" Pioneer "William Lassell" Date "1846.10.10" Descr "Principale satellite di Nettuno e settimo in ordine di grandezza del sistema solare. Orbita attorno al pianeta con moto retrogrado a circa 355000 km in un periodo di 6 giorni. La sua superficie è composta in gran parte da azoto ghiacciato, la crosta e il mantello da acqua congelata e il nucleo, che costituisce i due terzi della massa totale, da rocce e metalli. La superficie è relativamente giovane, in quanto è caratterizzata da un'attività geologica particolarmente intensa, con numerosi geyser visibili che eruttano azoto e una tenue atmosfera. Come per Phobos e Marte, le forze mareali stanno facendo lentamente decadere la sua orbita retrograda ed in un lontano futuro lo faranno collidere con Nettuno o lo disgregheranno dando origine ad un anello planetario." } RObject { LocName "Umbriel" Name "Umbriel" Parent "Uranus" Pioneer "William Lassell" Date "1851.10.24" Descr "Terzo satellite di Urano per grandezza. La sua superficie è molto più scura rispetto agli altri satelliti, riflette circa il 16% della luce che la raggiunge ed è pesantemente craterizzata. Si compone principalmente di ghiaccio d'acqua, e per il resto di silicati e ghiaccio di metano. Immagini dal Voyager 2 mostrano un anello brillante di circa 140 Km di diametro, possibile risultato di depositi di ghiaccio su di un cratere da impatto." } RObject { LocName "Urano" Name "Uranus" Parent "Sol" Pioneer "William Herschel" Date "1781.03.13" Descr "Urano è il settimo pianeta del sistema solare in ordine di distanza, è il terzo pianeta per dimensioni ma il quarto più massiccio del Sistema Solare, il suo moto intorno al Sole dura circa 84.07 anni terrestri mentre il suo moto di rotazione dura circa 17 ore. Caratteristica interessante è l'inclinazione del suo asse di rotazione. Infatti si presenta rispetto all'eclittica con un angolo di quasi 0°, mostrando verso il Sole ciascuno dei suoi poli ogni 40 anni circa. Tale rotazione peraltro è retrograda cosi come per Venere, diversamente da tutti gli altri pianeti del sistema solare. Possiede un sistema di anelli molto debole e composto da materiali scuri, osservato a più riprese da terra e dalle sonde che hanno restituito dati ed immagini del pianeta. Urano è composto principalmente di rocce e vari tipi di ghiaccio, con solo circa il 15% di idrogeno e una piccola frazione di elio. Sembra che Urano non abbia un nucleo roccioso, la materia che lo compone sembra essere più o meno distribuita in modo uniforme. L'atmosfera di Urano è composta prevalentemente da idrogeno ed elio, ma contiene una proporzione elevata di «ghiacci», come acqua, ammoniaca e metano, assieme a tracce di idrocarburi, ha anche l'atmosfera più fredda del sistema solare con una temperatura minima che può scendere fino a 49 K (-224 °C)." } RObject { LocName "Venere" Name "Venus" Parent "Sol" Descr "Venere è il secondo pianeta in ordine di distanza dal Sole, è il sesto pianeta più grande del sistema solare ed è relativamente simile alla terra. Possiede un periodo di rotazione retrogrado di 224.7 giorni terrestri, che fa si che il pianeta abbia delle intense variazioni di temperatura tra i due emisferi, e giri in senso opposto a tutti gli altri pianeti del sistema solare (tranne Urano). La sua atmosfera è estremamente densa, composta per il 96.5% di anidride carbonica e il 3.5% di azoto, che fa aumentare ancora di più la sua temperatura superficiale, insieme alla sua minore distanza dal sole rispetto alla Terra. Tutto questo comporta la presenza di una spessa coltre di nubi che non permette l'osservazione diretta della superficie. Si ritiene che Venere abbia dei movimenti tettonici che fanno modificare l'aspetto della superficie, dove la crosta sarebbe subdotta rapidamente nel corso di pochi milioni di anni, con intervalli di alcune centinaia di milioni di anni di relativa stabilità. Non supporta la vita anche se si è ipotizzato che possa averla sostenuta in tempi molto remoti." } RObject { LocName "Via Lattea" Name "Milky Way" } RObject { LocName "Vortice" Name "Whirlpool" } RObject { LocName "Sole" Name "Sun" Parent "Solar System" Descr "La stella madre del Sistema Solare, attorno alla quale ruotano tutti i pianeti principali e la Terra, i pianeti nani e tutti gli altri oggetti che sono sottoposti alla sua sfera di influenza energetica e gravitazionale. La sua massa rappresenta il 99.9% della massa totale del sistema solare. Ruota sul proprio asse in un periodo di circa 27 giorni terrestri e varia la sua attività in un ciclo che dura circa 11 anni, all'interno del quale inverte i suoi poli magnetici. E' una stella medio piccola di classe spettrale G2, classificata come «nana gialla» con una temperatura superficiale intorno ai 6000 Kelvin, composta principalmente da idrogeno ed elio. La fusione termonucleare di questa stella genera energia sotto forma di radiazioni elettromagnetiche e flussi di particelle. Essa viene trasferita in tale forma in tutto il sistema solare e genera reazioni chimiche ed elettrochimiche che sostegono la vita sulla Terra. Si trova a 26000 anni luce dal centro della Via Lattea, e vi ruota attorno in 225-250 milioni di anni. La parte osservabile del Sole, ovvero la sua atmosfera, viene suddivisa in tre parti. La Fotosfera è una regione di gas che emette radiazioni nello spettro visibile del campo elettromagnetico, e può essere osservata tramite occhiali con appositi filtri solari o da saldatore. Solitamente vi si notano delle «macchie solari», zone di convezione di materiali più freddi e molto meno brillanti, a tal punto da sembrare dei buchi sulla superficie. Qui la temperatura si aggira sui 6000 Kelvin. La Cromosfera è immediatamente superiore, molto meno densa e tipicamente visibile con appositi strumenti e filtri H-[alf] sensibili all'idrogeno ionizzato. La temperatura misurata sale attorno ai 10000 Kelvin. La Corona è la parte più esterna, estremamente debole, si estende per milioni di chilometri e raggiunge temperature dell'ordine di milioni di gradi. La si può vedere durante le eclissi totali di sole o con un apposito strumento, il coronografo. La sua struttura ad archi o filamenti è influenzata dalle linee di campo magnetico solare. Secondo i modelli sull'evoluzione stellare attualmente in uso, le stelle sono soggette a cicli di espansione-contrazione al variare dell'abbondanza e del tipo di elementi coinvolti nelle reazioni termonucleari. In particolare il Sole evolverà dapprima in una gigante rossa espandendosi fino oltre all'orbita di Mercurio tra circa 5 miliardi di anni, per poi contrarsi entro poche decine di milioni di anni. Infine si espanderà ancor più, fino a quando esaurirà ogni forma di reazione nucleare, rilasciando gli strati esterni a formare una nebulosa planetaria ed una nana bianca di dimensioni paragonabili alla terra al suo centro che si raffredderà lentamente." } RObject { LocName "Sacco di Carbone" Name "Coalsack Nebula" Parent "Milky Way" } RObject { LocName "Mimas" Name "Mimas" Parent "Saturn" Pioneer "William Herschel" Date "1789" Descr "Mimas, o Mimante, è il settimo satellite di Saturno ed il ventunesimo per dimensioni del sistema solare. E' in rotazione sincrona, volgendo sempre lo stesso emisfero al pianeta principale. Lo spazio vuoto più esteso tra gli anelli di Saturno, chiamato Divisione di Cassini, è il risultato dell'influenza gravitazionale di Mimas sulle particelle componenti gli anelli. Composto principalmente di ghiaccio d'acqua e in minima parte di roccia, la gravità di Saturno ne influenza la forma rendendolo un ellissoide con un asse maggiore del 10% più lungo di quello minore. Le foto restituite dalle sonde Voyager, e più recentemente Cassini, mostrano un enorme cratere da impatto di 140 km di diametro (circa un terzo del satellite), profondo fino a 10 km, con pareti e picco centrale di 5 km. Tale impatto ha quasi distrutto il satellite, il quale presenta dalla parte opposta delle fratture dovute all'onda d'urto. Il resto della superficie è comunque ricco di crateri ma distribuiti non in maniera uniforme, il che fa presumere un qualche meccanismo geologico che abbia cancellato i crateri più grandi di 20 km nella zona polare meridionale." } RObject { LocName "Teti" Name "Tethys" Parent "Saturn" Pioneer "Giovanni Cassini" Date "1684.03.21" Descr "Teti è composto quasi interamente da ghiaccio d'acqua, con una superficie fortemente craterizzata e attaversata da crepacci, ed una zona di terreno più scuro estesa attorno alla luna, che suggerisce un passato internamente attivo. Come nel caso di Mimas sulla sua superficie si distingue un grande cratere da impatto di circa 400 km di diametro, in questo caso più appiattito, forse a causa della possibile rottura della crosta ghiacciata e successiva risolidificazione. Altra struttura degna di nota è una enorme valle chiamata Ithaca Chasma." } RObject { LocName "Dione" Name "Dione" Parent "Saturn" Pioneer "Giovanni Cassini" Date "1684" Descr "Quarto satellite per dimensioni di Saturno, orbita attorno ad esso in 2.74 giorni. Ha due satelliti co-orbitali, o troiani, Helena (Saturno XII) e Polluce o Polideuce (Saturno XXXIV). Si trovano all'interno dei punti lagrangiani L4 e L5 di Dione, rispettivamente 60° davanti e dietro a Dione. Dai dati in nostro possesso si ritiene che sia presente un oceano d'acqua sotto una crosta superficiale spessa un centinaio di chilometri, mentre un nucleo di silicati costituisce circa un terzo della massa del satellite. L'emisfero posteriore ha un gran numero di crateri superiori ai 100 km di diametro, mentre quello anteriore presenta crateri dell'ordine dei 30 km. Possiede una sottile atmosfera composta da molecole di ossigeno ionizzato." } RObject { LocName "Rea" Name "Rhea" Parent "Saturn" Pioneer "Giovanni Cassini" Date "1672.12.23" Descr "Secondo satellite naturale di Saturno e nono per dimensioni del sistema solare. Vari passaggi ravvicinati della sonda Cassini hanno raccolto dati che portano ad ipotizzare una composizione omogenea di ghiaccio per il corpo, con una piccola zona centrale più compressa dello stesso materiale. La superficie assomiglia a quella di Dione nella presenza di crateri nelle zone anteriore e posteriore, con crateri mediamente più piccoli, che fanno pensare ad un qualche evento di rimodellazione della superficie durante la formazione. E' stata rilevata una sottile atmosfera di ossigeno e biossido di carbonio, rilasciata mediante reazioni chimiche superficiali indotte dal campo magnetico di Saturno. Nel 2008 Cassini ha rilevato ciò che probabilmente è un ampio anello di detriti orbitante attorno a Rea. Se ulterriormente confermato da prossime osservazioni sarebbe al momento l'unico caso di satellite... con satelliti nel sistema solare." } RObject { LocName "Proteus" Name "Proteus" Parent "Neptune" Pioneer "Stephen P. Synnott" Date "1989.06.16" Descr "Con un diametro di più di 400 km, composto prevalentemente da ghiaccio, la sua forma caratteristica si discosta dagli altri oggetti del sistema solare simili per caratteristiche. Si avvicina infatti a quella di un poliedro irregolare con diverse sfaccettature concave e rilievi alti fino a 20 km. Ha una superficie scura e pesantemente craterizzata. Il suo cratere più grande è denominato Pharos ed ha un diametro di oltre 230 km. Si ritiene che Proteus non si sia formato contemporaneamente a Nettuno, ma che sia nato dall'accumulo di agglomerati di detriti rimasti dopo la cattura del satellite Tritone." }